1
Nella sala slot
la mia fiducia nella gente
affoga in un cappuccino
mentre sogno di diventare
trasparente e sparire
la vertigine si perde
con un urlo do Hendrix e
i profumi della citta'
mi fanno da bussola nella cloaca
che ho nelle viscere
2
Mi piace quando mi sento libero,
ma di che liberta' sto parlando
quella forse di starsene disteso
sul letto ad immaginare
quello che non c'e'?
3
Che solitudine!
qui le case non volano,
qui stanno ancorate per terra,
stabili
e un silenzioso rumore
fa eco del mondo fuori
4
Mi piace il colore della tua pelle
perche' e' diverso dalla mia,
perche' e' piu' liscia
perche' ha preso piu' sole di me,
perche' sembra piu' sana della mia,
perche' in fondo sa di vita
5
L'odore di marcio delle luci della metropolitana
scorre come un fiume
in secca nelle ossa disarticolate
dell'umano sfiorire
appesi ad un niente catatonico
dell'indifferenza contemporanea
che sporca tutto e tutto rende corrotto
6
Piegato all'indietro
come una canna al vento
tesa,rancorosa
mi chiedo cos'e' rimasto di me
dopo il tramonto del mio destino,
ora mangio neve
e le gru tagliano il cielo
mio padre e mia madre sono vecchi
ho la pressione bassa
ma non nell'anima
e solo mi rimane d'ascoltare
il silenzio
7
Credo nelle tue mani,
nel rumore della matita sulla tela,
nei temporali estivi,
come ciechi giriamo tra vicoli stretti
e stanchi ci appendiamo al filo
come stracci umidi
nel solaio del mondo
fragili
incompresi
prendiamo il volo su aquiloni
di bambini gia' vecchi,
nel mentre il cielo cade a piombo
sui tetti bianchi
gelidi
8
Anima ricoperta di grasso
le tue parole soffocate nella mia putrefazione
ho freddo alle ossa
se ti vedo prendere il posto del giovane migrante
gente senza niente
mentre io mìinvado del presente
9
Non e' piu' tempo di poesia,
la fretta dei vincenti ci schiaccia
Sofia, Bulgaria citta' di armoniche
soffia il clochard nel vagone infernale
la litania di Natale
10
Nello specchio vedo un angelo di colore
con i capelli bruciati dal diavolo
mio nonno e' Caronte
e mi portera' in salvo
se gli faro' dono del mio cazzo
la barca di legno ha un orologio
fermo sull'ora della mia morte
violentato da un minotauro
che avra' i tuoi occhi
non faro' ritorno senza guardarti
e il cerchio muovera' il tempo
in senso contrario cosi tutto
sembrera' come prima della pioggia
11
Dove arrivano la malattia e la morte
la' e' la mia ombra
che si prolunga come un cipresso
nel perimetro del cimitero
dove stanno le ossa di chi si sentiva ancora giovane
le mille faccie della mia sconosciuta
riempiono l'estraneo che e' in me
come la pioggia fa con una bottiglia,
la luce piange l'estinzione umana
e un pianeta di orfani seduto su tombe
vuote
ascolta il cra cra felice dei corvi
12
Fragilita' e' delle umane creature
l'essenza,
superfluo il manto che ci ricopre
reagisci alla noiosa infelicita'
13
Ci sei tu la' fuori
ai bordi del mio corpo
sulla riva dello scoglio che ci delimita
oppure e' solo una chimera
questo incontrarci nel mezzo?
14
Gli occhi incollati sulla vergigna
del giorno in cui
incontrai la salvezza mal riposta
venerando l'alba
del 365esimo giorno
sul tetto
bruciando con un amico
le ali delle rondini
a picco sull'orlo della voragine
che non conosci ancora
15
Stiamo come ombre in un bar
colmo di farfalle moribonde
e cowboy assetati di nulla,
di affacciamo al bancone per reclamare
un bicchiere d'acqua
aspettando che la vita passi di qua
dal nostro lato del marciapiede
16
La mia sconosciuta mi dorme a fianco
con un viso stanco ed un sorriso buono
ha un alito scuro ed un vestito chiaro
17
Tu rigida, immobile
come morta
una lacrima soltanto.
Nevica polline,
e' una primavera triste
Milano ti gira intorno
ti siedi gia' innamorata un'altra volta
18
Mi tuffo nel cappuccino con la stanchezza
stampata in faccia
gli studenti hanno voglia d'innamorarsi
da una risata al carro funebre il passo
e' semplice
come angosciarsi per un quadro
di Bacon
nebbioso,inconsistente,stanco
come un uovo che sporca il sapore della notte
19
Sono un poeta, un angelo senz'ali,
ma non sapro' che farmene
se non avro' pieta' del tuo dolore,
se non capiro' un uomo mentre muore,
se alzero' le mani su di un bambino
oppure quando mi dimentichero' del primo amore
quando non amero' piu' la primavera
quando non avro' l'ansia per
un appuntamento d'amore
quando infine il mio corpo
si sara' talmente espanso nell'infinito
che la tua mano
non riportera' la mia anima sulla terra
20
Sto con la mia umana tristezza
di fronte all'oblio
incanti di perduti attimi
salvati dalla deriva dei
nostri giorni miserabili
21
Dentro finestre accese calde case
le tue paure, le mie follie,
ascoltami!
ammetti che ho ragione,
almeno una volta nella vita, perche no?
perche' mi uccidi?
perche' figli non voluti, o voluti troppo,
amati, amati troppo ma senz'affetto
cresciuti randagi, i miei randagi del cazzo ,
guardami in faccia
soffro come un cane randagio del cazzo
22
Mi abbandoni in un alito di vento
e sei gia' nel mondo,
ubriaca, incompresa, invisibile
Seduta in disparte ti lasci godere che la sorte
non si accorga del tuo piangere
23
La vita e' una puttana che vuole
i tuoi soldi
per farti godere qualche secondo
e poi attaccarti lo scolo e lasciarti solo
24
Come un funambolo passo
i giorni migliori su di una corda
in bilico tra i ricordi
e un futuro che non c'e',
appeso sopra il vuoto di un esistenza
senza capo ne' coda
25
Volo con mia madre
dalla ringhiera di casa all albero di fronte
mentre mio padre muto
ci guarda e non capisce
come abbatta le leggi di gravita'
Le metto una mano sulla testa
e lei ride di me,
mi vorrebbe salvare ma non sa come
poi mi sveglio e ci sei tu